sabato 30 gennaio 2010

La quiete prima della tempesta

Domani mattina si inaugura, in fiera a Milano, la sesta edizione della manifestazione IDENTITA' GOLOSE. Tre giorni per il "congresso italiano di cucina d'autore" che vede protagonista il tema: IL LUSSO DELLA SEMPLICITA' - IL PRODOTTO E' TUTTO. Sarà molto interessante assistere alle conferenze, tenute da chef importanti, venuti anche da fuori Italia. Godiamoci questo pigro sabato sera... in attesa della tempesta di odori, sapori, colori, vociare, cucinare, assaggiare, fotografare, ascoltare, socializzare e chi più ne ha più ne metta che partirà domani! Vi faremo sapere...

venerdì 29 gennaio 2010

Leggermente fuori fuoco

Un fugace ricordo del passato Capodanno.
La citazione di uno dei miei fotografi preferiti.
Un venerdì tardo pomeriggio, placido, liquido, in bianco e nero...

mercoledì 27 gennaio 2010

Storiella per ridere in cucina


Un rabbino, un prete induista e un manager di un fondo di copertura si perdono una sera in Kansas. In lontananza vedono la luce di una fattoria, vi si dirigono e bussano alla porta. "Scusaci", spiega il prete quando l'agricoltore apre la porta; "sappiamo che è tardi, ma ci siamo persi e siamo troppo stanchi per continuare. Per caso, potremmo restare qui per la notte? Non daremo fastidio e ripartiremo presto domattina". "Sono lieto di aiutarvi", risponde l'agricoltore; "ma c'è un problema. Ho solo due camere da letto libere. Uno di voi dovrà dormire nel granaio". "Ah, sarò felice di stare nel granaio", risponde subito il prete; "proprio nessun problema". Vanno tutti a dormire ma dopo qualche minuto si sente bussare alla porta. E' il prete. "Non mi avevi detto che tieni una mucca nel granaio; non è esattamente contro la mia religione dormire accanto a una mucca, ma non mi sento del tutto a mio agio". "Non c'è problema", salta su il rabbino; "non preoccupatevi, non ho nessun problema con le mucche. Prendi la mia stanza, dormo io nel granaio". Tornano di nuovo a letto ma, guarda un po', dopo qualche minuto si sente bussare. E' il rabbino. "Non mi avevi detto che c'è un maiale nel granaio. Sono terribilmente spiacente, ma è come per il prete. Non c'è un vero e proprio dilemma religioso nel dormire con un maiale, però non mi sento a mio agio". "Gesù Cristo", esclama il manager del fondo di copertura perdenddo la pazienza, "non ho proprio nessun problema con gli animali! Dormirò io nel granaio. Forza, andiamo a dormire!" Vanno a letto, certi di avere finalmente risolto tutto. Ma dopo qualche minuto si sente bussare alla porta.
Sono la mucca e il maiale.
- tratta da Slow Money di Terra Madre

martedì 26 gennaio 2010

Panini di città

Camminando per il centro di Milano ci si imbatte in un numero impressionante di Bar, come del resto succede in tutte le città turistiche o che abbiano un minimo di richiamo dal punto di vista culturale o economico. Tavolini e sedie ben apparecchiati, con vasetti di fiori, finti o veri che siano, sono pronti ad accogliere il popolo dei pendolari che mangia fuori casa a pranzo. Soleggiati d'estate e riscaldati d'inverno, eccoli proporre da piatti pronti più o meno light o vegetariani, a panini di ogni genere. In piena galleria, troviamo poi il re del panino globale, di cui eviteremo di fare il nome. Ora, guardate un po il panino nella foto e confrontatelo con quello del "buon vecchio zio d'america"... non sono un'esperta nutrizionista, ma semplicemente mi domando cosa sia più sano e perchè il singolo piccolo bar non possa differenziare la propria offerta totalmente, reinventando i panini con ricette nuove, leggere si ma più fantasiose. Non è forse vero che i panini proposti si possono contare su poche dita? Forse sarò io ad avere troppe pretese, ma credo che anche per Milano potrebbe valere la regola che vige in un minuscolo bar di Modena. Questo si trova all'interno del mercato coperto di Modena centro. E' talmente piccolo che non ci si può nemmeno sedere, anzi, devi essere veloce ad ordinare perchè la gente si accalca per scegliere il proprio panino. Una lavagna presenta i 5 panini del giorno, nominati con i semplici numeri dall'1 al 5 appunto, ma le ricette variano frequentemente e vengono studiate in una cucina dedicata, dove i più arditi abbinamenti sono testati con cura estrema. Risultato? Un bar infinitesimale, famoso in tutta la città e non solo, con code per l'accesso e sapori ed abbinamenti assolutamente inediti e da provare! Milàn è sempre grande, ma talvolta fa rimpiangere i panini di casa propria.

lunedì 11 gennaio 2010

Il peso dell'occhio


Mi stavo domandando quanto in cucina pesi l'occhio... quanto cioè, nella cucina di tutti i giorni, si seguano pedissequamente le ricette pesando tutti gli ingredienti e quanto invece si vada "a sentimento". Mi capita spesso di non aprire nemmeno il libro di cucina e di andare avanti così in automatico, a volte senza nemmeno assaggiare. Certo, quando si tratta di sperimentare nuove ricette, si è costretti a pesare tutto e seguire i consigli per la preparazione. Ne sono un esempio i dolci e la pasticceria, che richiedono precisione. Cosa ne pensate? Vi piace pesare o preferite l'istinto e la creatività?

martedì 5 gennaio 2010

Acqua alta a Venezia

Eccoci di ritorno dopo le lunghe feste, che ci hanno visto impegnati con tortellini, zamponi e panettoni. Una meraviglia per gli occhi e per il palato!
Come tradizione vuole, Natale con i tuoi e... Capodanno con chi vuoi. Forse non era proprio così, ma ci siamo capiti! :-)
Quale miglior destinazione allora di Venezia? La romantica ed immortale città marinara, che ci ha riservato una bella mezza gamba di acqua alta! Come si faceva a prendere il caffè in piazza S. Marco? Non lamentiamoci, è stato divertente fare Acqua Gym per cominciare a smaltire pranzoni e cenoni :-)

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